Il Contesto: Anni di Puzza e Sofferenza
Synextra, specializzata nel trattamento e riciclo di rifiuti plastici, è al centro di un'annosa battaglia civile. Da quando l'azienda ha ampliato le sue operazioni – passando dal riciclo di carta a quello di plastiche – i residenti denunciano odori nauseabondi, descritti come "miasmi chimici" che impregnano l'aria, costringendo le famiglie a tenere le finestre chiuse anche nelle giornate più calde. "Viviamo con le finestre serrate, non possiamo più goderci il nostro giardino o far giocare i bambini fuori", ha raccontato una madre di famiglia durante il raduno, eco di un sentimento condiviso da centinaia di voci.
Il problema non è nuovo: già nei mesi scorsi, una campagna di monitoraggio condotta dall'ARPA Lombardia ha confermato la presenza di emissioni odorigene diffuse, con picchi che superano i limiti tollerabili per la qualità dell'aria del 500%. A complicare il quadro, il 31 ottobre un grave incendio ha devastato parte dell'impianto, causato, pare, da una scintilla in un macchinario. Sebbene non ci siano stati feriti e i rilievi ARPA non abbiano rilevato pericoli immediati per i rifiuti non pericolosi, l'evento ha lasciato detriti nelle aree verdi circostanti e ha accentuato il malcontento. Il Comune di Corsico ha prontamente disposto pulizie nei parchi vicini, ma i cittadini accusano le istituzioni di inaction: "Synextra ha partecipato a tavoli di confronto con l'Amministrazione e i sindaci, ma i risultati sono zero", ha tuonato un portavoce del comitato spontaneo nato per l'occasione.
La Manifestazione: Un'onda di Collera Pacifica
Partita dal ritrovo mattutino, la protesta si è snodata in un corteo ordinato verso i cancelli dell'azienda, con slogan come "Basta molestie olfattive!" e "Aria pulita per Corsico!". Tra i partecipanti, non solo residenti esasperati – con bambini al seguito per simboleggiare il futuro a rischio – ma anche rappresentanti di associazioni ambientaliste e sindaci dei comuni vicini. L'atmosfera è stata carica di emozione: testimonianze personali si sono alternate a interventi improvvisati, con appelli per una maggiore trasparenza nelle autorizzazioni industriali e per controlli più stringenti da parte delle autorità regionali.
Il sindaco di Corsico, tra i presenti, ha ribadito il sostegno alla comunità, promettendo di intensificare i dialoghi con Synextra e Città Metropolitana e di spingere per misure concrete e definitive. Nessun incidente ha turbato l'evento, che si è concluso in tarda mattinata con un'assemblea pubblica per pianificare le prossime azioni.
Le Implicazioni: Salute, Ambiente e Giustizia
Questa manifestazione non è solo un sfogo locale, ma un altro campanello d'allarme per l'intero hinterland milanese. Le molestie olfattive, spesso sottovalutate, hanno impatti reali sulla salute: stress cronico, disturbi respiratori e un calo della qualità della vita che colpisce soprattutto i più vulnerabili. In un contesto di transizione ecologica, casi come Synextra evidenziano le contraddizioni del sistema: da un lato, la necessità di riciclo per combattere la crisi climatica; dall'altro, il costo umano di impianti mal gestiti.
Prospettive Future: Da Corsico a una Battaglia Più Ampia
Mentre la polvere della protesta si deposita, gli occhi sono puntati sulle istituzioni. Il comitato cittadino ha annunciato ulteriori iniziative, inclusa una campagna di raccolta firme e la costituzione formale di un Comitato per partecipare agli incontri istituzionali. In un'Italia sempre più attenta all'ambiente – con normative UE sempre più stringenti sulle emissioni – eventi come questo potrebbero ispirare altre comunità colpite da inquinamento "invisibile".
Corsico ha dimostrato ieri che l'unione fa la forza: da un quartiere assediato dai miasmi a un modello di mobilitazione civica. La palla è ora nelle mani di chi governa – e l'aria, si spera, tornerà presto a essere pulita.





